Impresa

domestica 2022

Microimpresa Domestica Alimentare 2022

 

Spesso la cucina è solo un atto d’amore, da condividere con la famiglia e gli amici. Negli ultimi anni, però, molti decidono di trasformare il proprio hobby in un lavoro, fondando una Microimpresa Domestica Alimentare.

Come già specificato nel precedente articolo, le IAD sono piccole imprese che operano nel settore alimentare.

Aprire un’Impresa Domestica Alimentare ti permetterà di produrre biscotti, conserve e piatti pronti tra le tue mura domestiche e di venderli, ad aziende e privati, in modo assolutamente legale.

Per altri importanti dettagli ti rimando all’art. Microimpresa Domestica Alimentare, oggi solo ci soffermeremo su come aprire una partita iva per avviare una IAD e quali sono i costi da sopportare.

 

 

 

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Come aprire una Partita Iva per la IAD

 

Una IAD è una ditta individuale. Pertanto, se intendi aprirne una, innanzitutto dovrai presentare una Comunicazione Unica presso il Registro delle Imprese, ossia una pratica informatica che serve a notificare agli enti competenti l’inizio di una nuova attività, ad effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio, all’INPS e all’INAIL ed a completare l’iter previsto per aprire la Partita IVA.

Durante questa prima fase dovrai:

  • scegliere il Codice ATECO, ossia una “combinazione” alfanumerica che identifica un’Attività Economica;
  • aprire la posizione INPS, nella sezione relativa agli artigiani;
  • individuare il regime fiscale più adatto alla tua attività.

 

Regime Fiscale

 

Solitamente, la soluzione più conveniente per le piccole imprese è il regime forfettario che, rispetto al regime ordinario offre svariate agevolazioni fiscali e contabili:

  • l’esenzione IVA;
  • l’esonero dalla fatturazione elettronica e dagli studi di settore;
  • una gestione più semplice.

 

Il principale vantaggio del regime forfettario rimane, comunque, l’accorpamento dei tributi (come IRPEF, IRAP, etc.) in un’unica imposta sostitutiva con aliquota fissa al 15%, che si riduce addirittura al 5% per i primi cinque anni di attività, ma solo se il contribuente possiede i requisiti per l’accesso all’aliquota start-up.

 

Quali sono i costi per aprire una Partita Iva per la IAD?

 

Oltre alle spese iniziali per l’invio della ComUnica e per il disbrigo degli adempimenti stabiliti dalla normativa, la Partita IVA prevede anche dei costi di gestione, relativi a:

  • tassazione (nel regime forfettario, ammonta al 15% del tuo reddito imponibile);
  • contributi previdenziali;
  • spese per il commercialista.

 

Requisiti IAD

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